8 Novembre 2011
Salvalarte Sicilia si occupa del colle San Vitale
Si svolgerà sabato 12 a Castronovo di Sicilia la manifestazione “Salvalarte Sicilia” organizzata da Legambiente. In questo secondo appuntamento castronovese (il primo fu l’anno scorso con l’attenzione posta sul Casale di San Pietro) Salvalarte si occupa del Colle San Vitale. L’appuntamento è sabato alle 16 al colle per un presidio sull’area e poi alle 17 incontro a Palazzo Giandalia. Interverranno Gianfranco Zanna, responsabile cultura di Legambiente Sicilia, il sindaco, Vitale Gattuso, l’assessore ai Beni culturali, Francesco Onorato, e l’architetto Fabio Gattuso che sulla zona ha redatto la propria tesi di laurea.
L’importanza del colle San Vitale
Area di grande importanza storica e archeologica il colle San Vitale a Castronovo di Sicilia, che prende il nome dal santo patrono, si suppone sia stata la sede dell’antico paese di Castronovo in epoca bizantina e araba. Tale intuizione scaturisce da una lettera indirizzata dal capo della spedizione della conquista araba dei territori del fiume platani, all’Emiro Akdelhan Chbir che risiedeva a Palermo. La missiva racconta che i musulmani attaccarono la fortezza distruggendo l’intero castello. Kars-nubu (questo il nome arabo della città) era governata dal crudele emiro, Abu-Becher, Beco. Questi venne a uno scontro con un mugnaio di nome Aymo de Milatio, il quale, non sopportando l’affronto, si mise d’accordo con i normanni e durante la notte indicò loro un percorso segreto che consentì di calarsi, tramite delle funi, dalla montagna del Kassar all’interno della fortezza araba. Ciò permise la conquista della città senza alcuno spargimento di sangue. Il conte Ruggero fortificò i luoghi conquistati costruendo una fortezza che dominava la città, accanto al preesistente castello, con il quale comunicava per mezzo di una strada sotterranea. Sul colle di S. Vitale fece erigere una cappella dedicata a San Giorgio, la Chiesa del Giudice Giusto e tanti altri monumenti. Ancora oggi si trovano gli avanzi di un mulino a vento arabo e di due castelli, d’origine araba e normanna. Sempre sulla rupe sono presenti la chiesa della Madonna dell’Udienza e la chiesa del Giudice Giusto. La prima, di origine greco-bizantina, per secoli è stata la vecchia Matrice (XII secolo). Evidenzia una forma a croce greca e si crede possa essere la più antica di Castronovo. Dell’antica struttura si conserva l’abside, il coro con tre altari ed il fonte battesimale di forma greca. Nella Chiesa del Giudice Giusto, piccolo gioiello normanno, resistono alcuni affreschi negli absidi, mentre un “catino absidale” è stato trasferito nella chiesa della Madonna del Rosario.
Oggi quest’area sebbene sottoposta a vari interventi non è totalmente fruibile ai turisti.
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