25 Luglio 2015
Altro Grande Successo dell’Amministrazione Onorato: è stato ammesso a finanziamento il progetto “MAGNA VIA FRANCIGENA”
L’Assessorato ed il Dipartimento al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Siciliana, con Decreto del Dirigente Generale n. 1550/A2 del 23/07/2015, ha finanziato per un importo di € 139.000,00 il progetto presentato dal Comune di Castronovo di Sicilia, ente capofila, denominato “Magna Via Francigena” ed inserito nel piano esecutivo del progetto di eccellenza “Culto e Cultura – Progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo religioso”.
Il finanziamento di detto progetto, frutto del lavoro di diverse professionalità e dell’impegno di tutta l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco dott. Francesco Onorato, è il giusto epilogo dell’idea nata qualche anno fa ed iniziata con la posa, il 27 ottobre 2013, della prima freccia gialla che segnala il percorso della Via Francigena di Sicilia nel tratto del cammino del Comune di Castronovo di Sicilia fino al Casale di San Pietro. Un sentito e doveroso plauso và all’assessore regionale al turismo, sport e spettacolo, Dott.ssa Cleo Li Calzi che ha ideato e fortemente sostenuto il bando sul turismo religioso che oggi sta permettendo ai comuni di realizzare queste importanti iniziative.
Si perpetua così il legame tra la Sicilia e Santiago di Compostella iniziato nel XII secolo, come è scritto nel Liber Sancti Jacobi, il più antico testo del pellegrinaggio compostellano. Il culto del Santo si diffuse in Sicilia dopo la conquista normanna, come si evince dalle chiese dedicate a S. Giacomo nei secoli XII e XIII e ubicate ad Agrigento, Partinico, S. Filadelfo Marina (oggi Acquedolci), Messina, Licata, Comiso, Capizzi e Castronovo di Sicilia. Molte di queste chiese erano munite di hospitalia, strutture necessarie per l’accoglienza dei pellegrini, dei quali S. Giacomo è stato da sempre il protettore. Gli hospitalia erano dislocati lungo le principali strade medievali a circa 30 chilometri l’uno dall’altro, cioè ad una distanza che poteva essere coperta in una giornata di cammino. In questi luoghi di accoglienza, i pellegrini si fermavano alla fine di ogni giornata, per rifocillarsi, ricevere cure, pernottare e acquisire informazioni prima di rimettersi in cammino al sorgere del sole.
Le principali strade siciliane percorse dai pellegrini, nel Medioevo furono chiamate vie Francigene. In Sicilia la via Francigena è documentata nel territorio di Mazara del Vallo, e il suo percorso conduceva a Sciacca e ad Agrigento. Qui la strada si biforcava in due diverse direzioni, per cui una continuava lungo la costa meridionale e giungeva nella Piana di Gela, la quale era collegata, attraverso la via Francigena della contrada Favara di Caltagirone, alla Piana di Catania da dove l’itinerario proseguiva per Messina. L’altro percorso, che andava da Agrigento verso Settentrione, era la “magna via” che attraversava il territorio di Cammarata e perveniva in quello di Castronovo di Sicilia. Questa importante area di transito era nota nel Medioevo per la “magna via francigena Castrinovi” la quale puntava a Nord-Est e si allacciava alle due grandi arterie viarie che conducevano a Messina, una per le montagne e una per le marine. Quest’ultima strada si sviluppava lungo la costa settentrionale dell’isola ed è attestata come “via Francigena” nella Piana di Milazzo da dove avanzava verso il porto di Messina. La città peloritana era il punto di convergenza e di smistamento per coloro che erano diretti a Gerusalemme, a Roma e a Santiago di Compostella. Sulle sponde dello Stretto, infatti, giungevano pellegrini da tutt’Europa ai quali si univano quelli provenienti da ogni parte della Sicilia.
Il progetto “Culto e Cultura – Progettazione e realizzazione di itinerari per la valorizzazione del turismo religioso” prevede la riscoperta e la riconsiderazione di un sistema di più di 1000 km di vie che permettono di camminare in zone spesso lontane dal grande turismo ma ricche di tradizioni, cultura, buon cibo e ottimi sorrisi, dove l’accoglienza è garantita da strutture convenzionate o da alloggi “pellegrini” messi a disposizione dai comuni. Un percorso da affrontare con tanto di sacco a pelo, bacchette da cammino, zaino leggero e scarpe da trekking.
Il Sindaco
Dott. Francesco Onorato
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